Ciao!
Bentrovate persone! Come state? Prendetevi del tempo e accomodatevi perché la newsletter di questo mese vola alto e il merito è tutto di Claudia Ska, ospite odierna, che ci porterà in territori ancora inesplorati, quantomeno da questi parti.
Prima di immergerci nelle proposte di Claudia, ecco i consueti consigli della casa in tema di ascolti, letture e visioni. E come sempre, grazie di essere qui e di tutti i consigli che mandate.
Buona lettura!
Da ascoltare:
Aeroplane: uno dei miei brani preferiti dei Red Hot Chili Peppers (1995, tratto dall’album One Hot Minute). Ho scelto questa canzone come tributo all’ospite di oggi, che a quanto pare gradisce la band. Musica come forma di evasione e come mezzo di trasporto verso terre lontane, mi rispecchio in questa interpretazione del testo e ogni volta che sento vibrare le corde del basso intono (più o meno):
I like pleasure spiked with pain
And music is my aeroplane
It's my aeroplane
Nota a latere, Anthony Kiedis, nell’autobiografia Scar Tissue, sostiene che molte canzoni di One Hot Minute – tra cui "Aeroplane" e "Warped" – parlino della sua ricaduta nell'abuso di eroina, dopo 5 anni di astinenza. Per dovere di cronaca, mi sembra accurato riportare questo dato. Adottando una posizione democristiana concludo dicendo: a ciascuna persona, la sua interpretazione. Nel frattempo, buon ascolto! E se ci siete, ci vediamo il 2 luglio agli I-Days.
Da leggere:
Prima di noi: romanzo di Giorgio Fontana (2020, Ed. Sellerio). Saga familiare che racconta quattro generazioni di Sartori e l’Italia dal 1917 al 2012. Un libro che ha la potenza evocativa di una pellicola cinematografica, un’epopea che parla di conflitto, lotta, migrazione e rinascita. Credo che in questo testo molte persone possano rivedere momenti vissuti dalle proprie famiglie e penso che offra uno spunto per riflettere sul bagaglio culturale e spirituale (in senso lato) ereditato dalle generazioni che ci hanno preceduto. Molto denso, molto emozionante: da leggere se piacciono le storie delle persone e la storia contemporanea.
- : piattaforma che ospita questa newsletter, nonché fonte di innumerevoli altre newsletter che coprono i temi e gli ambiti più disparati. Ce n’è veramente per tutti i gusti, fate un giro.
Da vedere:
Warhol Haring Basquiat Art, Music and Fashion: Palazzo Belloni, Bologna fino al 18.06.2023. Più che una mostra sulle loro opere (comunque presenti), troverete un’esposizione che racconta l’humus culturale che questi tre artisti hanno vissuto e contribuito a creare. Strumenti musicali, copertine di magazine e album, abiti reinterpretati dal terzetto: un tuffo in un passato che mi sarebbe piaciuto abitare, imperdibili gli scatti che ritraggono la vita notturna dello Studio 54. Se andate, fatemi sapere!
Basement Café by Lavazza – Germi Session: interviste ad artisti e artiste condotte da Manuel Agnelli. Chiacchiere interessanti e inedite, accompagnate da jam session. Episodi preferiti quelli con i Verdena e Brunori Sas. Buona visione!
Amichetty
Ora passo la parola a Claudia, che potete trovare su IG come claudia_ska_ . Cito testualmente: blogger e content creator di cose zozzette (qui trovate il suo linktr.ee, dove potete trovare TUTTO il suo lavoro), nonchè, aggiungo io, autrice del saggio “Sul porno. Corpi e scenari della pornografia”: una bomba.
Claudia è una persona che stimo enormemente per l’acume e la brillantezza del suo pensiero. Per questo, consiglio caldamente di leggere gli articoli scritti per Frisson e Rolling Stone, solo per citare alcune testate. Claudia è una persona che ascolterei parlare per ore, che trasmette passione e a cui voglio un bene immenso. Mi ritengo molto fortunata ad averla incontrata sulla mia strada. Siete pronty? Livelli alti, oggi si vola. ✈️
Ciao a tutte le persone che stanno leggendo!
Quando Vittoria mi ha chiesto tre suggerimenti (un album o una canzone, un libro e un film) per la sua newsletter, ho lasciato che l'istinto avesse la meglio, senza badare alle motivazioni razionali dietro questi consigli. Eppure l'istinto ha le proprie ragioni e queste sono le mie:
Comincio con un album degli Area che s'intitola 1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano! Ricordo che la voce di Stratos mi catturò insieme a quelle sonorità. All'epoca ero infognata con CCCP, CSI, Guccini, Afterhours (che anni dopo fecero una cover proprio di una nota canzone degli Area, "Gioia e Rivoluzione", inserita nella colonna sonora del film Lavorare con lentezza), Pearl Jam, Smashing Pumpkins, Butter 08, Red Hot Chili Peppers (consumai il live Blood Sugar Sex Magik) e tutta la musica che mi consigliavano amici e amiche, perché sono sempre stata una capra a scoprire la musica per conto mio. Questo è un aspetto molto sentimentale: ogni artista, canzone, album è indissolubilmente legato a momenti e soprattutto persone che me li hanno fatti conoscere.
Ho da poco finito di leggere Mosca-Petuškì. Poema ferroviario, di Venedikt Erofeev, nella traduzione di Paolo Nori per Quodlibet.
Era il Luglio del 2018 ed erano venuti a trovarmi i miei. Li portai alla presentazione del libro all'ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, quello dove fu rinchiusa a più riprese Alda Merini, per intenderci. C'era un caldo afoso e le zanzare si abbeveravano indefessamente del nostro sangue. Non so se avete mai partecipato a un reading di Nori, se dovesse capitare nelle vostre zone, andateci. Ha una passione e una capacità di coinvolgere il pubblico che non è da tuttɜ. Mosca-Petuškì. Poema ferroviario è un viaggio delirante e al contempo lucido e commovente. Ritengo che le penne russe abbiano una capacità di addentrarsi nell'animo umano molto peculiare, mantenendo una poetica profondità folle eppure razionale. Trovo la letteratura russa visionaria, onirica ma molto salda alla realtà. Non so se trovarla intrinsecamente contraddittoria, di certo so di esserci molto legata, anche perché le penne russe di cui ho letto hanno uno spiccato senso dell'umorismo: sagaci. Di questi tempi trovo ancora più potente leggere autrici e autori russi: l'arte non può ridursi alla geografia politica.Il film che vi propongo è Ferro 3 - La casa vuota, del regista sudcoreano Kim Ki-Duc, scomparso nel 2020. L'ho visto una volta sola eppure è rimasto molto impresso nella mia memoria e nel mio immaginario. Da un certo momento in poi della mia vita ho iniziato a preferire il cinema d'autore ai blockbuster e quello di Ki-Duc si prestava a questo anelito di elevazione culturale verso cui tendevo. Non so dire davvero perché mi piacque così tanto: forse per la quasi totale assenza di dialoghi. Una storia che stava in piedi con silenzi lunghissimi, senza però essere visivamente didascalica, con scene lente. Suppongo che la mia passione per la poesia, ereditata da mio padre, mi guidi verso certi contenuti e mi lasci affascinata da alcuni di essi. È un film tristemente romantico, molto toccante e crudele.
Spero che i miei suggerimenti siano graditi e vi auguro di trovare dentro di essi suggestioni e stimoli per le vostre poesie quotidiane.
Un abbraccio,
Claudia Ska
Io onorata, grazie Claudia per averci regalato queste proposte e per averci portato nei tuoi ricordi 💙. Altroché varietà, qui c’è ricchezza. Ve l’avevo detto che l’agitatrice del mio cuor è una persona speciale.
Consiglietti vostri
Rubrica diventata immancabile, ormai un appuntamento fisso con le vostre idee, esperienze e gusti.
Da ascoltare: Homogenic di Bjork, 1997.
Da leggere: La locanda dei cuori solitari di Serena Stagi.
Da vedere: Beef - Lo scontro su Netflix.
Anche per oggi e per questo mese abbiamo dato. Grazie per il vostro tempo speso qui e dei consigli che mi inviate. Non siate timidy, scrivete pure nei commenti e spammate questa newsletter senza ritegno, sempre che vi sia piaciuta.
A presto!
Vitto